Giovedì 26 agosto alle 21.00 appuntamento in Piazza Capitolo ad Aquileia con la scrittrice palestinese Suad Amiry.

La scrittrice palestinese, vincitrice del Premio Nonino Risit d’Aur nel 2014, presenterà il suo ultimo libro edito da Mondadori "Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea", struggente storia d'amore e di denuncia del dramma della guerra tra palestinesi ed ebrei ambientata tra il 1947 e il 1948. Nel libro si segue la storia, vera, di due ragazzini innamorati (Subhi e Shams) nella Giaffa degli anni Quaranta e poi, nel 1948, la nakba (la catastrofe, in arabo) che trasforma migliaia di palestinesi in rifugiati.

 La conversazione con Suad Amiry, moderata dalla scrittrice Elena Commessatti e organizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il Comune di Aquileia, sarà introdotta dalla lettura scenica di alcuni brani del libro a cura di Cinzia Biondi e dalle note di Taisir Hasbun al liuto e flauto orientale (oud e nay).

 «Abbiamo pensato a questo evento in abbinamento alla mostra “Da Aquileia a Betlemme: un mosaico di fede e bellezza” che prosegue a Palazzo Meizlik fino al 30 settembre - spiega Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia e presidente della Fondazione Aquileia - per sottolineare ancora una volta la vocazione di Aquileia come luogo dialogo tra culture e luogo privilegiato di incontro con il Mediterraneo e l’Oriente».

Suad Amiry è una scrittrice e un’architetta palestinese, fondatrice del Riwaq Centre for Architectural Conservation a Ramallah, in Palestina, dove risiede dal 1981. Nata a Damasco, ha vissuto tra Amman, Damasco, Beirut e Il Cairo, ha studiato architettura all’American University di Beirut e all’University of Michigan, specializzandosi a Edimburgo. Attualmente si muove tra Ramallah, New York e l’Umbria.  Ha all'attivo numerosi studi, pubblicazioni e cataloghi sull'architettura storica palestinese e si scopre scrittrice raccogliendo in un volume i diari che tiene durante l'assedio israeliano al quartier generale di Arafat a Ramallah nel 2001 e 2002. È nota al pubblico internazionale con l'opera Sharon e mia suocera (2003), con la quale ha vinto il premio Viareggio nel 2004 e a cui hanno fatto seguito “Se questa è vita”, “Niente sesso in città” “Murad Murad” “Golda ha dormito qui” e “Damasco”

L’evento è gratuito, si ricorda l’obbligo di GREEN PASS e di prenotazione on-line sul sito della Fondazione Aquileia per accedere all’evento.

Prenotazione obbligatoria su https://www.fondazioneaquileia.it/it/incontro-con-suad-amiry-presentazione-di-storia-di-un-abito-inglese-e-di-una-mucca-ebrea